«Se […] la funzione dell'arte è un'estensione di quella del cervello, vale a dire l'acquisizione della conoscenza del mondo, e se il cervello la realizza formando concetti di tutto ciò che sperimenta, allora è ragionevole supporre che i meccanismi usati per trasfondere il significato in questo mondo siano proprio gli stessi usati per trasfondere il significato nelle opere d'arte. Sono proprio questi meccanismi a cui sono ricorsi gli artisti per creare le loro opere; gli stessi che noi usiamo per interpretare le loro realizzazioni.» (S. Zeki, Splendori e miserie del cervello)